Gustav René Hocke racconta in questo libro l’Italia meridionale dei Greci e dei Saraceni, dei Normanni e degli Svevi. In quei paesaggi di elementare bellezza naturale e in quei luoghi pieni di simboli della storia spirituale dei popoli europei, si sono depositate migliaia di storie che hanno fatto del mondo ciò che noi vediamo oggi. L’autore, che ha vissuto la maggior parte della sua vita in Italia, non descrive questo paesaggio permeato di culture passate con neutrale distacco – ne fa piuttosto un diario di viaggio, in cui cose passate e cose attuali, sensualità ed astrazione, cose vissute e cose osservate sono messe costantemente in relazione. Al lettore non appare soltanto una regione geografica di straordinaria bellezza, ma si apre anche una finestra su di un pezzo importante di storia europea, che in questa forma oggi non è più percepibile.